ilroccolo

 

IL ROCCOLO DI MONTICELLI

Il Roccolo di Monticelli è una piccola realtà situata nella provincia di Verona, nata dalla volontà di recuperare un vecchio vigneto di famiglia per ricavarne un vino genuino, ottenuto direttamente e semplicemente dalle loro uve.

Nel 2015, al termine dei suoi studi universitari in Agraria, Silvia Tezza decide di dedicarsi alla gestione di questo vigneto, lavorando in prima persona, con l’aiuto e il supporto dello zio Maurizio.

Partiti già diversi anni prima con la produzione di piccole quantità di vino per la famiglia, che doveva essere “sano e genuino”, zio e nipote si sono poi dedicati a tempo pieno a fare quello che più li appassionava, intraprendendo questo emozionante percorso.

Il terreno si trova sulle colline calcaree tra Verona e Soave, all’interno di un piccolo “clos”. Qui vigne vecchie, risalenti agli anni ’60, affiancano una piccola zona di olivi centenari. L’ammirazione per il loro territorio porta il Roccolo ad operare nel pieno rispetto del suolo e della biodiversità per ottenere vini genuini e completamente legati al territorio dove crescono i vigneti. L’attenzione costante verso la vigna e i suoi frutti è fondamentale: solo così si possono ottenere uve sane, poiché solo da uve sane può nascere un vino sano.

In campagna lavorano quindi abolendo concimi chimici, diserbi e fitofarmaci, riducendo al minimo le lavorazioni del suolo e lo sfalcio dell’erba per conservare la vitalità dei loro terreni. In cantina, la scelta di utilizzare metodi di lavoro che prevedono il minor numero possibile d’interventi invasivi oltre l’assenza di additivi e di manipolazioni li consente di arrivare alla naturale espressione delle loro uve, ottenendo vini molto personali, che esprimono tutto ciò che di più buono il loro territorio ha da dare.

Questo metodo di lavoro richiede grande consapevolezza del ritmo della natura e ne mostra lo straordinario fascino, donando quindi grande importanza al legame uomo-territorio-vino.

Peculiarità dei loro vini è l’esclusivo utilizzo di vitigni autoctoni delle due aree vitivinicole su cui è situato il loro vigneto: la Valpolicella, la cui star indiscussa è la Corvina, e il Soave con la sua generosa Garganega.

L’attento e rispettoso lavoro svolto in campagna, prosegue in cantina, per poi ritrovarlo in ciascuna bottiglia di vino.