podereortica

 

PODERE ORTICA

Francesca Bidini inizia a lavorare in agricoltura fin dal 2005 e da allora inizia a progettare un'attività che unisca la passione per il buon vino, l'amore per la natura ed il rispetto per il consumatore.

Da quest'idea nel 2015 nasce Podere Ortica, un’azienda agricola che vuol assecondare la ricchezza del territorio producendo vino senza aggiunte.

Dice Francesca: “Podere Ortica è un progetto giovane, ma mi rendo conto che la “simbiosi” tra vignaiolo e vigna è la marcia in più che ho per trattare la meglio le mie uve e, di conseguenza, per dare espressività ai miei vini.
Ogni anno aggiungo tasselli importanti, piccoli accorgimenti dovuti alla conoscenza del territorio che aumenta.”

Podere Ortica si estende per circa 30 ettari, di cui 7 a vigneto 2 ad oliveto il resto a seminativo e bosco.

L’azienda si trova in suggestivo angolo della Toscana nel Chianti tra Firenze, Arezzo e Siena: nella terra che ha ispirato Dante e Leonardo.

Oggi tutti i terreni dell’azienda sono gestiti in regime di agricoltura biologica.

Podere Ortica, secondo Francesca, significa un’azienda agricola che vive secondo natura la ricchezza del territorio, producendo vino, olio e conserve senza aggiunte nel rispetto dei cicli naturali.

La scelta di operare in modo responsabile e rispettoso dell’ambiente è stata condizionata dall’amore per la mia famiglia che non voglio in nessun modo avvelenare. Il mio lavoro in campagna si limita ad essere il meno invasivo possibile con le piante. Tutto parte con le potature invernali, che cerco di eseguire a luna calante.

Nella vigna vecchia e a Montegonzi tengo il suolo inerbito con erbai spontanei dove sono presenti molte varietà quali trifoglio, camomilla, tarassaco, equiseto e molte altre; cerco di tagliere l’erba solo quando è strettamente necessario per aumentare la massa organica da lasciare sul suolo. Questo è un modo per aumentare l’humus nei miei terreni.
Nei nuovi impianti ho scelto di aiutare la crescita delle piante con le leguminose: faccio sovesci di favino per aumentare l’apporto di azoto per aiutare l’attecchimento e la crescita delle piccole piante; inoltre, con l’erpice lavoro a filari alterni o tutto in base al vigneto ed alla pendenza del suolo.

Per i trattamenti fitosanitari utilizzo rame e zolfo coadiuvato da propoli ed alghe alternandoli. Da quando ho iniziato ad usarli mi sembra che le piante siano più rigogliose e reagiscano meglio ai trattamenti stessi. Questa procedura mi permette di ridurre le dosi per ettaro di rame.